La data del 1775 che troviamo sulla facciata non corrisponde alla reale edificazione della chiesa, già elencata in una pianta del 1753. Nel corso del tempo venne chiamata anche del Purgatorio e oggi delle Anime Sante. La cupola fu costruita nell’Ottocento e in seguito completamente restaurata. La facciata venne progettata nel 1769 da Gianfrancesco Leomporri e realizzata nel quinquennio successivo dallo scultore Orazio Antonio Bucci. È preceduta da una piccola scalinata che, unita alla concavità formata dalla nicchia centrale, ne fa da sagrato. All’interno degni di nota sono l’organo del 1822 e un polittico con le tele raffiguranti il Salvatore, la Trinità, la Madonna, il Purgatorio, S. Massimo e S. Equizio incorniciate in legno dorato con al di sotto due pietre tombali, il tutto proveniente dalla chiesa di S. Croce in via Roma.
Danni causati dal sisma e stato della ricostruzione
(dati USRA monitoraggio del 30 aprile 2015):
La chiesa ha subito molti danni a causa del sisma: il collasso del tamburo, della cupola, della lanterna e degli aggetti come la vela, le guglie e i pinnacoli; l’arco trionfale ha subito lesioni di grave entità come anche la copertura del presbiterio e dell’abside.
Sono in corso i lavori di restauro, consolidamento e miglioramento sismico dell’edificio. La fine dei lavori è prevista per il 31 dicembre del 2015.
The year 1775 that can be found in the front of the building as a datation, doesn’t correspond with the real construction of the church, which was already mentioned in a planimetry in 1753. During the decades, the building has also been called “del Purgatorio” (“of Purgatory”), and today it’s called “delle anime sante” (“of the sacred souls”). The dome was built during the XIX century and completely renovated after that.
The front side was designed in 1769 by Gianfrancesco Leomporri and finished by the sculptor Orazio Antonio Bucci during the next five years; standing before it, there is a small stairway which is used as a churchyard along with the concavity formed by the central recess.
A remarkable amount of objects can be found inside, such as the organ (1822), a polyptych with paintings illustrating the Saviour, “la trinità” (“the Trinity”), “la Madonna” (“The Virgin Mary”), il Purgatorio (“the Purgatory”), S. Massimo and S. Equizio; they are all framed in golden wood with two tomb stones on the bottom of it, and all these materials came from the church of S. Croce in via Roma.
Die Jahreszahl 1775, welche wir auf der Fassade vorfinden entspricht nicht dem Jahr der tatsächlichen Erbauung der Kirche, welche bereits in einem Plan aus dem Jahre 1753 Erwähnung findet. Im Laufe der Zeit wurde sie auch Heilige Maria des Fegefeuers und heute Heilige Maria der heiligen Seelen genannt. Die Kuppel wurde im achten Jahrhundert erbaut und in Folge vollständig restauriert.
Die Fassade wurde von Gianfrancesco Leomporri im Jahr 1769 entworfen und im darauf folgenden halben Jahrhundert sukzessive vom Bildhauer Orazio Antonio Bucci umgesetzt. Der Fassade steht eine kleine Freitreppe vor, die zusammen mit der Aushöhlung der zentralen Nische den Kirchplatz bildet. Erwähnenswert sind im Innenraum der Kirche die Orgel aus 1822 und das Altarbild, dessen von vergoldeten Holzrahmen gehaltene Leinwände den Erlöser, die Dreifaltigkeit, die Mutter Gottes, das Fegefeuer, den Heiligen Massimo und den Heiligen Equizio zeigen. Unter dem Bild befinden sich zwei Grabsteine. Alle genan-nten Gegenstände stammen aus der Kirche von Santa Croce in der Via Roma.
La fecha del 1775, que encontramos en la fachada, no se corresponde con la edificación real de la iglesia, porque aparece ya en una planta del 1753. En el pasado se llamó también Iglesia del Purgatorio y hoy de las Almas Santas. Su cúpula fue construida en el 1800 y luego restaurada por completo.
La fachada fue proyectada en el 1769 por Gianfrancesco Leomporri y realizada en el quinquenio siguiente por el escultor Orazio Antonio Bucci. Le precede una pequeña escalera, que forma junto con un nicho central, el sagrario. En el interior merecen atención un órgano del 1822 y un políptico con lienzos en los que figuran el Salvador, la Trinidad, la Virgen, el Purgatorio, San Máximo y San Equizio, enmarcados en madera dorada y sobresaliendo dos lápidas; todos estos elementos provienen de la Iglesia de Santa Cruz, en la calle Roma.